E SONO VENTITRÉ

Ho un taglio sul dito, sarò breve.

Oggi sono ventitré anni che il mondo mi sopporta, mi sento ottimista oggi, come al solito, fa piacere sentirsi pensati. Anche la mia nipotina, Sophia, di un mese e mezzo mi ha fatto gli auguri in video, il mio amore.

Mi sono svegliato di soprassalto oggi, stavo sognando sicuramente, l’unica cosa che ricordo è stata una voce che urlava il mio nome come per chiamarmi, come se mi volesse tirar giù dal letto. In effetti alzarsi alle 10 non è il massimo; di solito mi alzo alle 7.30/8.00, ma oggi è così.

Nella mia ingenua e infantile felicità da B-bay c’è però un neo, ma forse ne scriverò più in la. Per adesso mi godo questo giorno e ne prendo solo il meglio.

Sto frequentando una scuola di recitazione, nella lezione di ieri è uscito fuori Pánta rêi, ovvero tutto scorre. Credo che sia applicabile a questa giornata con un conseguente Carpe Diem, che tradotto in dialetto siciliano sarebbe un maccheronico Addivittemuni (Divertiamoci).

Con queste perle vi saluto,

e tanti auguri a me.

Ciao.

Lascia un commento