Sogni d’inizio estate

Vi lascio qui i miei due sogni di stanotte,

buona lettura.

I mercenari.

Facevo parte di una squadra di quattro mercenari che andavano in giro ad esplorare per la macchia mediterranea. Il posto era una scogliera lavica. Inizialmente ci aggiravamo solo per esplorare, armati fino ai denti girovagavamo tra delle vecchie ville sul mare tanto belle quanto abbandonate. Poi sentiamo spari e motori. Ci troviamo davanti un pickup col cassone pieno di scatole di munizioni. Salgo sul cassone altri due davanti (il quarto non so che fine abbia fatto) iniziamo a correre con il veicolo…strade sterrate, altri veicoli con altri mercenari: inizia lo scontro a fuoco.
Sembra Mad Max. Ho in mano una doppietta stile DOOM molto futuristica sparo contro numerosi nemici uccidendoli tutti mettendo fuori gioco altre squadre di mercenari. Nel frattempo i miei compagni avanti anche loro si danno da fare con pistole e fucili. Sembra quasi un gioco. Una versione più malata di Hunger Games. Finisco le munizioni. Urlo il mio bisogno ma i miei compagni sono concentrati a sparare, getto l’arma e prendo un altro fucile a tamburo; finisco anche quello, sangue ovunque. Mi riduco con una pistola, una Glock, (un’arma che reputo affidabilissima), ero tranquillo con essa in mano. Alla prima occasione la tiro fuori mentre un altro pickup si accosta al nostro tallonandoci. Sia io che il mercenario avversario abbiamo una Glock. La puntiamo ognuno all’altro. Click.
Click.
Click.
Sono scariche.
Ci guardiamo e ridiamo
Mi arriva qualche proiettile vagante in piena fronte.
Nero.
Apro gli occhi e sono su TeamSpeak congratulandomi per la bella partita….(WTF)
Me ne sono appena ricordato un altro, ne ho fatti due di seguito. Questo dei mercenari era il secondo.
Canti inglesi.
Nel primo ero ospite di un grande maestro di musica e canto. Insieme a delle ragazze un po’ dispettose, dato che ero quello nuovo, ascoltavamo la lezione. Continuavano a stuzzicarmi e a fissarmi.
Che fastidio.
La lezione passa veloce non ricordo bene. Ricordo che eravamo fuori sotto una tettoia verandata rustica seduti attorno ad un camino particolare con un elemento centrale che ruotava verticalmente. Il maestro lo teneva a bada facendolo girare e aggiungeva della legna ogni tanto. Infine la prova di canto. Alcune ragazze cantano. Poi viene il mio turno. Intanto mi era venuto un forte raffreddore. Naso tappato completamente.
A stento riuscivo a respirare.
Lo soffiavo invano cercando di migliorare le mie prestazioni visto che da lì a poco volevo fare bella figura.
Erano tutti inglesi cantavano canzoni inglesi ecco me lo sono ricordato solo adesso.
Dissi al maestro che mi trovavo più a mio agio con canzoni italiane. Mi propose di cantare “Con te partirò” che nel sogno era di Pavarotti (boh non si sa perché, forse perché lo stimo tanto) inizio a schiarirmi la voce tossendo. Inizio a cantare ma la mia voce stridula fa schifo.
Schiarisco meglio cercando di non morire….parto in quarta (sorprendendo anche me) con una strofa cantata perfettamente con la voce migliore e possente che ho. Le ragazze applaudono, ma il raffreddore prende il sopravvento facendo tornare la voce stridula, al che mi fermo.
Fine della lezione.
Il maestro da i voti…alle ragazze un voto vicino alla sufficienza o poco al di sotto….non ho visto cosa scriveva…a me fa i complimenti e mette 7+, tutte le ragazze mi si accaniscono contro. Rido sotto i baffi. Infine si calmano. Ridiamo tutti insieme. Il maestro spegne il camino.
Il sogno finisce qui. Poi cambia con quello dei mercenari, ma sono separati.
 
Buongiorno comunque….ho preferito scrivere, prima che i ricordi andassero perduti.

 

Lascia un commento